Perchè avete scelto la MX5

[BladeRunner]

Blade a me interessa la storia della tua Montego, racconta! : Wink :

Gentile Spiderman, per risponderti ripropongo a grandi linee quello che scrissi sul Passion. Chi mi ha già letto, non me ne voglia, ma quanto ora riporto rende realisticamente la mia esperienza con la Miata. Sarò un pò prolisso e spero che Spiderman non abbia a pentirsi della sua richiesta.

La prima mx 5 che ho visto era rossa e guidata da una bella ed elegante signora bionda; mentre io ero possessore di una Dyane 6 con il tetto che si arrotolava, in effetti la passione per il plein air c'era già tutta, guardavo la macchina, estasiato (con il tempo ho scoperto che molti Miatisti hanno avuto la Dyane o la 2 CV, a conferma del DNA comune). A dire il vero l'attenzione era pari per l'auto e per la conducente. Dell'auto mi piaceva la linea, la proporzione tra i volumi, perfetta, e quel sordo brontolio che aveva il motore ed in particolare i fari a scomparsa. Premesso che per me la Miata è e rimane solo la prima serie, la M 1 o Na, ho sempre avuto in mente quel primo colore rosso di tanti anni fa e per la verità mi sono avvicinato all'acquisto di una Miata più volte e molto seriamente. Anni fa un amico mi disse che una spider era in vendita presso la tal concessionaria; era una M1 Verde Inglese con soli 28.000 chilometri; non ho dormito per una settimana, la compro, non la compro, ho già due auto, cosa me ne faccio qui che l'estate è così breve, abito al sud ma in collina..... Alla fine niente di fatto, quell'incontro però mi ha fatto abbandonare il rosso ed eleggere British Green, quale colore ideale. L'anno dopo per sfogare le mie frustrazioni compro uno scooterone. Ma....la passione covava, un amico mi fece provare la sua Miata, Mariner blue (Blu puffo), di importazione americana; provai l'auto su una strada dove negli anni sessanta facevano le corse in salita, cronoscalate, con tornanti anche di 180°; fu una libidine allo stato puro, il cambio, bastava muovere solo il polso, lo sterzo, la posizione di guida, i 115 cavalli ed il peso piuma, tutto era semplicemente perfetto, le curve che si facevano con lo sterzo e con l'acceleratore, quando scesi le gambe mi tremavano. Avevo deciso, dico a me stesso se non compri lo spider ora, non lo compri più, cambio il berlinone di famiglia. Ma cercavo una soluzione di compromesso e sono finalmente approdato alla decisione di aquistare una SLK, tetto rigido per via del clima. Giro, giro, giro, ma non ero convinto avevo sempre in mente lei la sua linea il suo fascino la sua aria da auto old style anni sessanta. E' stata una lunga peregrinazione: ho provato di tutto Z 3, SLK ed anche cabrio a 4 posti, ho dovuto resistere alla tentazione di un duetto propostomi insistentemente da un amico, anche lui con grosso parco auto alle spalle, il rombo Alfa, il cambio solidale al motore.
Niente avevo in mente solo Miata. Alla fine di ottobre 2006 l'incontro con la macchina dei miei sogni una M1 del 98 Montego Blue. Giro di telefonate appuntamento nella città eterna per vedere la Miata; mi accompagna un amico, bancario ma con il pallino della meccanica. L'incontro con il proprietario è positivo, mi raconta delle sue emozioni provate con la Miata, mi sta simpatico. Davanti la macchina di un colore che non avevo mai visto, non so se blu o verde, rimango estremamente distaccato, la guardo e fingo orrore, ha graffi e piccole ammaccature tipiche di una auto di città, tutta scena per tirare sul prezzo. Il motore canta che è una meraviglia, i lamierati sono ben allineati i fari funzionano bene, tutti i tagliandi fatti fino a sei mesi prima, i tre anni (ora 5) di garanzia sono una certezza per chi compra un usato Mazda, capote buona, ha un impercettibile taglio dove si piega, i longheroni sono dritti, non ha segni di sinistri importanti, all'infuori di un parafango visibilmente riverniciato male, altro motivo per calare il prezzo. Mostro freddezza e la faccio provare solo al bancario e dico: "non mi piace", ed elenco i difetti, il bancario mi guarda e mi capisce al volo e fà: "l'auto di meccanica non sta male ma la carrozzeria" ... tira e molla alla fine otteniamo uno sconto ed ad una mia ulteriore controproposta il maschiotello dice: piuttosto vi offro un pranzo ma non tolgo più neanche una lira, ed aggiunge "ammazza siete tosti voi foggiani", e noi di rimando "data la nostra taglia, non ti conviene pagarci il pranzo".... Quatto ore dopo eravamo sulla Miata Montego Blue tanto disprezzata, ma invece già amata, in direzione Foggia, a velocità non del tutto ortodossa, per provarla, ed anche sazi, il maschiottello ci ha veramente offerto il pranzo nel suo ristorante, facendo comunque tornare i suoi conti, l'avevo intuito che era sveglio. Rientrati a casa il bancario si è messo sotto: pulizia degli interni e del motore che è tornato ai suoi splendori originari, confermando l'inesistenza di sinistri pregressi e l'assenza di trafilaggi, mi ha anche spazzolato il carterino in alluminio che copre i collettori; il coperchio delle punterie, forse lo farò spazzolare alla sostituzione delle cinghie, e comunque da ottobre 2006 ad oggi neanche una goccia di olio sul pavimento del box. Giro tra i carrozzieri per ripulire i graffi ed invece, grazie ad un preventivo imbattibile, rivernicio addirittura l'intera auto che ora è praticamente nuova. Il carrozziere, ha fatto un lavoro realmente ottimo anche se sbuffava alle nostre visite quotidiane, tra me ed il bancario ci siamo andati anche due volte al giorno, si è appassionato anche lui e mi ha anche proposto di realizzare dei battitacco a mano, che ho infatti montato, in acciaio graffiato. Per quanto riguarda la meccanica non ho fatto nessun intervento, a conferma delle buone condizioni dell'auto; in un anno e mezzo e con una percorrenza di 13.000 Km, ho cambiato solo olio motore e cartuccia. Mentre per quando riguarda l'estetica, l'estate scorsa, ho montato un volante Nardi, il Classic, con le razze in alluminio lucido e la corona in legno, e quest'inverno approfittando del letargo, ho rifatto gli interni in pelle, ho fatto fare a mano, il pomello del cambio in legno di ciliegio che con il tempo, ossidandosi, ha preso lo stesso identico colore del volante, ho preso il frangivento e la bagagliera ed infine ho montato l'apertura del cofano dall'interno, era veramente scomodo dover spegnere il motore ognivolta, per aprire il cofano.
Insomma l'ho fatta un pò Old British Style.
Il mio sogno si è avverato, percorro tutti i giorni il tratto fatto con la Mariner Blue, ora finalmente con la mia Miata di colore verde ma anche blu, e la libidine allo stato puro si rinnova quotidianamente; basta quel tratto di strada a farmi dimenticare le più o meno amare vicissitudini della mattinata, la mie giornate spesso sono turbolente, faccio l'Avvocato, ma ora torno da mia moglie sempre contento. Alla faccia della finanziaria, ora ho sempre il berlinone di famiglia che non ho cambiato, una seconda auto utilitaria, un'altra di mia moglie, lo scooterone e la Miata e sono FELICE.
Infine vi è da dire che proprio grazie alla Miatina ho conosciuto gente meravigliosa; sono entrato in una sorta di seconda dimensione, second life, che mi ha portato a fare esperienze che altrimenti, e comunque, prima, non avevo mai pensato di fare.
Ho fatto decine di Raduni con il simpaticissimo Pulp Grup Puglia; sono andato al Parco del Gran Paradiso; 3.000 Km tutti in una tirata e sono salito sino in cima al Colle del Nivolet, a circa 3.000 m di quota; non male per una Miatina..... o no?
Dimenticavo ho abbassato la targa............ dov'era rendeva la macchina veramente orrenda.
Per mera cronaca devo riferire che il Bancario sei mesi dopo, ha comprato anche lui una Montego Blue V. Spec. sempre a Roma.
Ed ora stiamo sempre li a pulire, a lubrificare, a sentire i rumorini, ..... la mia lo fa, la tua no, ma fa un altro rumore.......
Ma quel che più conta è che ci godiamo tante di quelle giornate di sole che la nostra bella terra di Puglia ci regala.