Ciao, con questi ultimi interventi mi trovate pienamente d'accordo, ribadisco quello che ho già espresso:
allo stato attuale delle cose non è pensabile di sostituire l'auto endotermica con una elettrica mantenendone la stessa flessibilità;
allo stato attuale la costruzione e lo smaltimento delle batterie è altamente inquinante;
allo stato attuale fornire l'elettricità perchè tutti notte tempo possano ricaricare l'auto elettrica è alquanto complicato;
allo stato attuale è insostenibile per uno stipendiato medio pensare di cambiare auto o batterie con la frequenza necessaria.
Poi ci sono tecnologie in sviluppo, tempo fa lessi un servizio di una nuova tecnologia di batterie in cui il tempo di ricarica era inversamente proporzionale alla grandezza, cioè più erano grandi più era veloce caricarle, lessi anche un articolo in cui mentre stavano facendo altri studi hanno trovato il modo di abbattere la CO2 generando ossigeno (se non ricordo male), lessi anche articoli di enti energetici di stato che stavano avviando impianti, in sud america se ben ricordo, per ricavare energia dalla CO2 stessa.
Quindi tutto a conferma di quanto detto negli ultimi post, attualmente mi sembra quindi corretto che ognuno possa pensare che il futuro dell'auto (ma ci sarà un futuro o forse i ns nipoti saliranno su dei mezzi controllati da computer in cui l'unica cosa che dovranno fare è dire "Google portami a....." e quella, che non definirei auto, li porterà li) non è identificabile ed è altrettanto corretto che ognuno di noi ritenga che il futuro sia l'elettrico (ed io non sono fra quelli) oppure no.
allo stato attuale delle cose non è pensabile di sostituire l'auto endotermica con una elettrica mantenendone la stessa flessibilità;
allo stato attuale la costruzione e lo smaltimento delle batterie è altamente inquinante;
allo stato attuale fornire l'elettricità perchè tutti notte tempo possano ricaricare l'auto elettrica è alquanto complicato;
allo stato attuale è insostenibile per uno stipendiato medio pensare di cambiare auto o batterie con la frequenza necessaria.
Poi ci sono tecnologie in sviluppo, tempo fa lessi un servizio di una nuova tecnologia di batterie in cui il tempo di ricarica era inversamente proporzionale alla grandezza, cioè più erano grandi più era veloce caricarle, lessi anche un articolo in cui mentre stavano facendo altri studi hanno trovato il modo di abbattere la CO2 generando ossigeno (se non ricordo male), lessi anche articoli di enti energetici di stato che stavano avviando impianti, in sud america se ben ricordo, per ricavare energia dalla CO2 stessa.
Quindi tutto a conferma di quanto detto negli ultimi post, attualmente mi sembra quindi corretto che ognuno possa pensare che il futuro dell'auto (ma ci sarà un futuro o forse i ns nipoti saliranno su dei mezzi controllati da computer in cui l'unica cosa che dovranno fare è dire "Google portami a....." e quella, che non definirei auto, li porterà li) non è identificabile ed è altrettanto corretto che ognuno di noi ritenga che il futuro sia l'elettrico (ed io non sono fra quelli) oppure no.