Ho letto diverse opinioni a volte anche contrastanti riguardo all'assetto della ND. L'articolo che hai citato dice che gli ammortizzatori sono troppo rigidi e lo chassis non lo e` abbastanza. Più spesso leggo critiche che dicono che sia ammortizzatori che chassis non sono abbastanza rigidi. In un articolo, al contrario, leggevo che al contrario delle critiche più diffuse, va invece benissimo che gli ammortizzatori abbiano la corsa lunga e che ci sia rollio, perché fa in modo che ci sia più grip meccanico. O ancora, che per l'uso stradale l'assetto stock va benissimo avendo però cura di ritoccare gli angoli delle ruote. Insomma, mi sembra difficile trovare chiarezza sulla questione. Secondo me a generare confusione c'è l'abitudine ad ignorare il contesto e la poca chiarezza nel riferirsi all'allestimento della vettura.
La prima cosa comporta che c'è chi ha in mente l'obiettivo di un'auto da pista o da track day ed esprime le proprie idee dando per scontato che tali critiche e soluzioni debbano essere valide per tutti. Naturalmente, può accadere anche l'inverso, anche se è meno frequente. La seconda è probabilmente causata dal fatto che spesso si ignora che in paesi diversi, ci sono combinazioni di motore, assetto e differenziale diversi, quindi un giornalista, chessò, americano, potrebbe riferirsi implicitamente al loro modello "club" o "GT" ed esprimere dei giudizi che, ad esempio in Italia, con allestimenti leggermente diversi, potrebbero non essere del tutto validi.
Personalmente, cerco di usare l'esperienza personale, integrandola con ciò che imparo teoricamente e piccole modifiche graduali che mi permettano di adattarmi e di capirne la differenza. Il primo anno che l'ho avuta, ho voluto per prima cosa fare due corsi di guida sicura: uno base ed un secondo finalizzato alla guida con trazione posteriore. Poi ho passato vari mesi a cercare di rimparare a guidare, poi ho toccato gli angoli facendoli mettere più estremi possibile. Dopodiché li ho fatti rimettere ad impostazioni molto più moderate, capendo che ad esempio, molto spesso il sottosterzo che sentivo e per il quale accusavo l'impostazione, era invece dovuto ad una guida asinina, perché ora, "miracolosamente", l'auto entrava in curva benissimo e non allargava sull'anteriore così tanto, nemmeno con degli angoli di camber e incidenza inferiori a quelli che inizialmente tanto avevo voluto. Poi ho iniziato a fare qualche uscita sui passi montani con la pioggia ed il bagnato, di proposito.
Insomma, la guidabilità della macchina è migliorata molto, soprattutto con l'esperienza personale nella guida, cosa che ti da anche un po' più sensibilità per poter capire l'effetto che fa una modifica, dopo un periodo di adattamento.
Questo, non lo dico per vantarmi di chissà quali capacità. Sono tutt'altro che un pilota. Lo scrivo perché voglio trasmettere quest'idea che molto spesso è ciò che sta tra il volante ed il sedile (gli informatici, conoscono il problema di tipo PEBKAC: problem exist between keyborad and chair) ad aver bisogno di upgrade, perché quasi sempre è lui il fattore limitante. Nel mio caso è stato ed è ancora così.
La prima cosa comporta che c'è chi ha in mente l'obiettivo di un'auto da pista o da track day ed esprime le proprie idee dando per scontato che tali critiche e soluzioni debbano essere valide per tutti. Naturalmente, può accadere anche l'inverso, anche se è meno frequente. La seconda è probabilmente causata dal fatto che spesso si ignora che in paesi diversi, ci sono combinazioni di motore, assetto e differenziale diversi, quindi un giornalista, chessò, americano, potrebbe riferirsi implicitamente al loro modello "club" o "GT" ed esprimere dei giudizi che, ad esempio in Italia, con allestimenti leggermente diversi, potrebbero non essere del tutto validi.
Personalmente, cerco di usare l'esperienza personale, integrandola con ciò che imparo teoricamente e piccole modifiche graduali che mi permettano di adattarmi e di capirne la differenza. Il primo anno che l'ho avuta, ho voluto per prima cosa fare due corsi di guida sicura: uno base ed un secondo finalizzato alla guida con trazione posteriore. Poi ho passato vari mesi a cercare di rimparare a guidare, poi ho toccato gli angoli facendoli mettere più estremi possibile. Dopodiché li ho fatti rimettere ad impostazioni molto più moderate, capendo che ad esempio, molto spesso il sottosterzo che sentivo e per il quale accusavo l'impostazione, era invece dovuto ad una guida asinina, perché ora, "miracolosamente", l'auto entrava in curva benissimo e non allargava sull'anteriore così tanto, nemmeno con degli angoli di camber e incidenza inferiori a quelli che inizialmente tanto avevo voluto. Poi ho iniziato a fare qualche uscita sui passi montani con la pioggia ed il bagnato, di proposito.
Insomma, la guidabilità della macchina è migliorata molto, soprattutto con l'esperienza personale nella guida, cosa che ti da anche un po' più sensibilità per poter capire l'effetto che fa una modifica, dopo un periodo di adattamento.
Questo, non lo dico per vantarmi di chissà quali capacità. Sono tutt'altro che un pilota. Lo scrivo perché voglio trasmettere quest'idea che molto spesso è ciò che sta tra il volante ed il sedile (gli informatici, conoscono il problema di tipo PEBKAC: problem exist between keyborad and chair) ad aver bisogno di upgrade, perché quasi sempre è lui il fattore limitante. Nel mio caso è stato ed è ancora così.