La TOYOTA S-FR la aspettavo con ansia: la vidi per la prima volta nel 2015, al padiglione centrale del Mega Web Toyota City di Odaiba, a Tokyo.
Era solo una maquette, con gli interni ancora incompleti, ma a vederla dal vivo me ne innamorai subito: piccola, bassissima, e soprattutto pensata a trazione posteriore.
Poi, il silenzio assoluto. Nessuna notizia concreta, e la delusione fu grande - soprattutto considerando ciò che TOYOTA ha lanciato nel frattempo (la Supra e i vari aggiornamenti della GT86).
Ora, visto che Daihatsu è di proprietà TOYOTA, queste nuove indiscrezioni fanno davvero sperare in un cambio di strategia ai piani alti, magari più attento a prodotti di nicchia come questo.
Perché, anche se si tratta di una nicchia, è proprio questa a dare identità e “presenza” a un marchio: un po’ come la MX-5 per Mazda: non fa numeri enormi, ma rappresenta l’anima stessa del brand.
Era solo una maquette, con gli interni ancora incompleti, ma a vederla dal vivo me ne innamorai subito: piccola, bassissima, e soprattutto pensata a trazione posteriore.
Poi, il silenzio assoluto. Nessuna notizia concreta, e la delusione fu grande - soprattutto considerando ciò che TOYOTA ha lanciato nel frattempo (la Supra e i vari aggiornamenti della GT86).
Ora, visto che Daihatsu è di proprietà TOYOTA, queste nuove indiscrezioni fanno davvero sperare in un cambio di strategia ai piani alti, magari più attento a prodotti di nicchia come questo.
Perché, anche se si tratta di una nicchia, è proprio questa a dare identità e “presenza” a un marchio: un po’ come la MX-5 per Mazda: non fa numeri enormi, ma rappresenta l’anima stessa del brand.

