Post Spa Francorchamps 15 8 2012

12915_7786438722_e7baef65a1_b.jpg Vista la vicinanza al Ring io, Omermon, Frankie e Axet abbiamo deciso di fare un “pellegrinaggio” in un altro luogo simbolo del motorsport.

Appena arrivati abbiamo potuto constatare che la metà dei presenti era costituita da frequentatori del Nordschleife, quindi molte facce e auto erano già note. Alla vista del cartello “Prenotazione turni” ci siamo detti: “Tentiamo”. E la sorte è stata dalla nostra parte: ne erano disponibili ancora due, gli ultimi. Il che voleva dire aspettare 5 ore sotto un insolito e caldissimo sole. L'eccitazione era ai massimi livelli, per quel che mi riguarda forse maggiore che per girare al Ring: quella curva, LA Curva, rapiva ogni mio pensiero. Da sempre desideravo percorrerla e avere la consapevolezza che a breve l'avrei fatto mi faceva ribollire il sangue. Onestamente non ho mai guardato attentamente come fosse il circuito, nemmeno coi videogiochi. A parte LA Curva non sapevo nulla. Dopo una mattinata trascorsa tra foto, chiacchiere e camminate frenetiche per smaltire la tensione abbiamo cominciato i preparativi. E' stato in quel momento che ho scoperto di aver finito le pastiglie anteriori; le avevo montate 3000 km prima, facendo il passo dello Stelvio-Mortirolo-Gavia, tre turni a Franciacorta con un istruttore che mi insegnava le tecniche di frenata e 3 giri al Ring. Più svariate frenate 235-100 sull'autobahn… Bene, senza freni, con gomme scadenti (non finirò mai di odiare le mie Neova AD08 e, a quanto pare, non sono l'unico a pensara così) e senza conoscere il circuito mi apprestavo a realizzare un sogno. Appena ho varcato il cancello della pit lane ho sentito il mondo fermarsi: stavo risalendo l'Eau Rouge! Non è una curva in salita, è un muro. Il primo giro lo si fa tutti in coda alla safety car per saggiare il circuito. Diversamente da altri trackday a cui ho partecipato il numero di vetture in pista è impressionante. D'altronde sono pur sempre 7 km di tracciato e per riempirlo tutto ce ne vuole… Finito il primo giro faccio un respiro profondo e mi lancio sul rettilineo. Ho dietro di me decine di auto ipercavallate che cercano un varco; durante la mattinata guardavo le auto salire la collina e ho notato che quelle piccole la facevano in pieno mentre quelle più potenti alleggerivano (o addirittura frenavano) prima di inserire per poi riaprire sulla salita. Mi sono detto: “non conosco il circuito quindi all'inizio non dovrò forzare; però non ho abbastanza freni per far due turni e le gomme peggioreranno giro dopo giro. Ok, ho una macchina leggera… giù tutto!”. Sono entrato all'Eau Rouge a 185 km di tachimetro (172,2 di gps) tenendo aperto fino in cima. La compressione iniziale ti sposta lo stomaco ad altezza tonsille e sul cambio di direzione il cervello prova ad uscire dall'orecchio sinistro. La mia MX-5 ha cominciato a spostarsi verso l'esterno, scivolando sulle 4 ruote, per arrivare in cima oltre il cordolo e facendo l'occhiolino alle barriere. Qualche secondo per realizzare: è stato come salire la rampa di un autosilos a 180 all'ora! Il rettilineo seguente è anch'esso in salita: in quasi un km si prendono solo 20 km/h. Arrivo alla chicane un po' lungo, i freni cominciano a mollare il colpo, scalo violentemente ed entro in ritardo: la macchina s'intraversa e percorro la chicane di traverso, con dietro un nugolo di GT3, Exige, M3… Mi faccio superare da tutti e cerco di capire il circuito. Il primo turno lo passo a studiare la pista, a capire che marcia usare e a sperare nella sopravvivenza. I passaggi seguenti sull'Eau Rouge li ho fatti pelando il gas ed entrando a soli 160 km/h di tachimetro. Finito il turno non ho tempo materiale per fare nulla se non controllare di sfuggita le pressioni delle gomme; rientro durante il giro di safety car e mi ritrovo alle ultime curve con i macchinoni che già innescano la dinamite. Giro più fluido, capisco le curve ma le gomme e i freni alzano bandiera bianca: ormai frenano solo le ruote posteriori e ad ogni pinzata, complici le gomme cotte, è un balletto. Tant'è che decido di uscire 5 minuti prima. Da quel momento sono stato l'uomo più felice del mondo. Ah, sono tornato ad Adenau scalando le marce fino alla prima e frenando col freno a mano…

Ecco i video, il primo turno è stato ripreso con l'iPhone (peccato non si veda la scivolata sulla Eau Rouge ma il commento di Frankie la lascia intendere) mentre il secondo con la Gopro. \[video=youtube;Khyy8LSXcRY\]<http://www.youtube.com/watch?v=Khyy8LSXcRY&feature=plcp>\[/video\] \[video=youtube;3VT70C77fOw\]<http://www.youtube.com/watch?v=3VT70C77fOw&feature=plcp>\[/video\]

Notare cosa succede al minuto 8.20 (e la velocità segnata dal tachimetro…) :shock: \[video=youtube;yaHXtBW\_Mss\][http://www.youtube.com/watch?v=yaHXtBW\_Mss](http://www.youtube.com/watch?v=yaHXtBW_Mss)\[/video\]

Attendo il ritorno di Omermon e Axet per le loro impressioni e per le foto.

Creato il: 29-08-2012 Ultimo Aggiornamento: 31-08-2012 Autore: Fletch