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Piccola (ma lunga!!) storia di una brg
#1
Mi rendo conto che, da pessimo saltuario frequentatore del forum, non ho mai condiviso la storia della mia mx-5.

Ora, non pretendo che la storia appassioni più di un romanzo, ma forse ad alcuni potrà interessare questo racconto che copre più di 21 anni, età che forse alcuni utenti del forum hanno solo sulla loro carta d'identità.

Partiamo dal settembre 1995, quando, con finta disperazione, mio padre si rese conto che, avendo io superato tutti gli esami del primo anno di università con un'ottima media, in base ad un nostro accordo, mi avrebbe dovuto comprare la tanto agognata mx-5.

C'era però un piccolo problema. Io la desideravo solo ed esclusivamente verde inglese, o brg che dir si voglia (anche se per mamma Mazda è neo green, che fa molto Matrix) e, prevedendo il patto che l'auto fosse tassativamente usata, mesi e mesi di ricerche su Auto Supermarket non avevano dato esito. Tutte rosse ed una grigia.

Ah nel 1995 internet non c'era e Auto Supermarket era una pubblicazione su carta stampata con le foto di tutte le auto usate in vendita nei vari concessionari della penisola. Ne tenevo varie copie in una pila di fianco al water insieme a ruoteclassiche e auto...

Rientro dalla divagazione. Finalmente miracolosamente in un concessionario di Prato comparve in vendita una 1.8 verde con pochissimi km. Sventolando il giornale andai da mio padre e un bel sabato mattina prendemmo l'autostrada in direzione Firenze. L'auto era stata immatricolata ad aprile, il precedente proprietario se l'era regalata per i suoi 50 anni e dopo una primavera ed un'estate insieme evidentemente la sua schiena aveva emesso una sentenza negativa.

Cercai di trovare difetti per strappare qualcosa sul prezzo ma francamente era come appena uscita di concessionaria. Le gomme avevano ancora i filetti e le plastiche facevano ancora il tipico odore di auto nuova. Nel 1995 una 1.8 costava quasi 38 milioni se ricordo bene. La portammo a casa a 26. Pagata dai nonni paterni.

Fino a quel momento avevo guidato utilitarie a trazione anteriore anche perché ero caduto, al tempo della patente, nella legge che impediva ai neopatentati auto con un rapporto peso potenza superiore ad un certo valore. Sostanzialmente avevo guidato la mini minor 1000 di mio nonno, la y10 di mia madre e una citroen 2cv che era effettivamente l'unica mia.

Dire che ero innamorato di lei è un eufemismo, credo che sia stata la prima volta che effettivamente un'auto (di quelle economicamente accessibili) mi abbia fatto quell'effetto. L'ho iniziata ad usare e conoscere sempre meglio e abitando in collina e dovendo fare 5 km di curve e saliscendi per andare in città o in qualsiasi altro luogo, la dinamica di guida della mx-5 divenne per me la quotidianità.

Riassumo adesso praticamente 20 anni di vita insieme per non tediare ulteriormente. L'ho usata come daily in qualsiasi condizione: pioggia, nebbia, neve, ci sono andato a passeggio a struscio al mare, l'ho tirata a fondo su tutti i colli di Imola e Valle del Santerno, ci sono andato in campeggio, all'università, in discoteca, ci ho portato ragazze ed amici, ci ho caricato dentro la batteria quando uscivo con la band. Ok, la grancassa no, quella stava nella panda del bassista...

Insomma l'ho vissuta sempre mentre vedevo i miei amici cambiare auto, mi ha seguito a Roma quando ho fatto il Master e quando ho iniziato a lavorare. Lei non era molto contenta di stare a Roma e per di più parcheggiata all'aperto dopo aver sempre vissuto in un garage, ma si è lamentata solo quando un deficiente ha deciso di tagliare il lunotto. Per non rubare nulla dato che nulla c'era da rubare... E non era nemmeno stata la prima volta, in precedenza era già stato violato a Faenza fuori da una discoteca. Per rubare il giubbotto di jeans di un mio amico. Le merde sono sempre esistite.

A Roma, vista la condizione delle strade (e visto che nel 1998 avevo montato delle molle ribassate Eibach) mi guardai bene dall'usarla spesso, anche perché era infinitamente più comodo usare lo scooter. Ma ricordo degli emozionanti tramonti in top down di ritorno da Sabaudia e Maccarese e delle epiche cavalcate sulla E45 per tornare ad Imola una volta al mese.

In tutto questo avevo omesso un particolare. Le molle ribassate erano state montate in seguito ad un incidente. Come un pirla, non riuscii a riprenderla da un intraversamento post pendolo e mi infilai col muso in un fosso. Braccetti sospensione, portiera sx, telaietto sottomotore, cerchio, paraurti e parafango. E parabrezza, da me incrinato con la testa nonostante le cinture. Da quel giorno, memore di tre giorni in cui non riuscivo letteralmente a muovermi o ad alzarmi da letto per il male ai muscoli, adottai una guida più prudente. Lei tornò come nuova e molto più affascinante così bassa e con l'hard top trovato a prezzo stracciato. Mica come adesso. 400mila lire incluso verniciatura.

Dopo Roma mi trasferii a Milano e la mx-5 venne con me. Anche a Milano mi resi conto che per andare in ufficio i mezzi pubblici e lo scooter erano infinitamente più comodi, così la usai solo nei weekend per esplorare i dintorni, laghi, montagne, pianura pavese. Poi tutta una serie di circostanze che mi spinsero a prendere un'utilitaria 4 porte e, non volendo assolutamente vendere la mia Na, decisi che poteva stare tranquilla al sicuro nel garage dei miei genitori ad Imola.

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Non prima di aver fatto da auto da cerimonia per il mio matrimonio. Mio padre quando si sposò nel 1965 aveva una giulietta spider e quelle foto di lui e mia madre sulla spider scapottata mi erano rimaste scolpite nella mente. 45 anni dopo la storia si ripeteva.

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Ma arriviamo ad ottobre 2015. La mia brg ormai ventennale era desolatamente ferma da cinque anni salvo regolari giretti in giardino fatti da mio padre. Era appena finita una delle peggiori estati della mia vita e si stava avvicinando il mio 40esimo compleanno. Dopo aver letto un articolo su un sito che parlava di una mx-5 na 1.8 modificata (che poi scoprì essere quella di Luca Caniglia) mi venne improvvisa una scimmia. La scimmia della modifica, della personalizzazione. Il regalo per i miei 40 anni.

Fu così che iniziai a spulciare tutti i siti possibili e farmi un'idea di quello che volevo fare. Trovai il meccanico giusto per fare quello che avevo in mente. Peccato che stava a Pancalieri, vicino a Torino. Ma ormai si era in ballo e così incominciò la nuova vita della mia mx-5 e la mia nuova immersione in questo mondo, dalla lettura del forum alla pagina Facebook. Scoprii gente ben più fanatica di me e dei veri esperti e nei vari thread trovai tutte o quasi le risposte.

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E così si cominciò: frizione XTD HD e volano alleggerito, ammortizzatori Koni street, frame rails by IlMangi, tubi aeronautici Goodridge, pastiglie EBC gialle, pinze freni dipinte di giallo, radiatore in alluminio Mishimoto, anticipo a 14, catback AG works, coperchio punterie verniciato di nero, catalizzatore 200 celle Brain. Nel frattempo avevo anche trovato dei cerchi da 15 di una NB Phoenix. Con una bella pulita e una bella verniciata in color bronzo erano tornati come nuovi. Le coppette me le ero fatte da solo, assemblando coppette generiche e ricoprendole con adesivi enkei trovati su ebay. Il risultato era molto piacevole, complice anche il lip oem e i battitacco cromati sempre di provenienza britannica.

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A seguire arrivarono un tappo olio Mazdaspeed e una barra duomi originale di una S limited giapponese.

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Eravamo a gennaio 2016 e tra raduni, prima postata della mia vita e nuovi amici, la mia mx-5 era tornata a nuova vita. E aveva spodestato la C4 Picasso dal garage di casa. Giustamente.

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Ma la scimmia, avrei scoperto presto, è un animale veramente molesto e che difficilmente si placa. Così l'estate 2016 mi portò due sedili di una Lotus Elise (con relative slitte comprate da un inglese trovato su quel posto assurdo che è Mx5Nutz) e dei collettori Maxim Works che però parcheggiai da DM Garage in attesa di nuovi lavori.

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Dopo mesi di commercio forsennato con gli inglesi, complice il repentino calo di valore della sterlina, avevo ormai in casa più pezzi di un autoricambi ed era giunto il momento di decidere cosa effettivamente fare. Intanto Edmond mi aveva preparato cartelle portiere, tunnel e sottoporta in pelle trapuntata. Bellissimi. Mentre li montavo vedevo prendere forma il progetto che avevo in mente. Mancava solo un volante dal diametro leggermente inferiore. Le due prove in pista avevano evidenziato questo piccolo difetto dell'altrimenti molto bello momo stock. Ecco così arrivare un bel momo prototipo.

[Immagine: 4058b9d1736b0648ba58ce6859497523.jpg]

Il progetto invernale era fare la cosiddetta modifica "exhintake" ovvero sostituire le camme di aspirazione con quelle di scarico (o viceversa, perdonatemi ma meccanicamente sono una capra) e a tal scopo mi ero premurato di comprare da Andrea Di Empoli le camme già modificate con il raccordo per la lettura del CAS tagliato. E un set di bicchierini valvole nuovi.

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Ma poi la scimmia aveva urlato "camme riprofilateeeeee" e così tutto ha preso un'altra piega. Tra febbraio e marzo sempre da DM Garage abbiamo montato queste camme riprofilate, bendato e montato i collettori che erano lì in attesa, aggiunto un cold air intake Jackson Racing (specifico per 1.8, non più in produzione, trovato sempre in UK) e una farfalla maggiorata OBX da 64mm.
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La mia na, rullata prima di queste ultime modifiche aveva segnato 126cv. Grande sorpresa e grande soddisfazione nel vedere il responso: 149.7 !!! Ottimo lavoro DM garage Il tipo difetto delle na 1.8, ovvero la tendenza a "sedersi" un po' nella fascia 6000-7000 adesso è completamente ribaltato. Ci sarebbe margine per andare a sfruttare altri 500 giri. La scimmia ha già pronunciato le parole "mappa" e "megasquirt".

[Immagine: 588ecea3f0690624b29d94ad42549b81.jpg]

Per completare il lavoro, via gli enkei e su i rota rb canale 7 et 30 riverniciati in modo da sembrare dei watanabe in magnesio.

[Immagine: 8480a64b4779df1dc16fd9b7d8911635.jpg]

Watanabe che erano diventati un'ossessione e che fortunatamente ero riuscito a trovare anche se purtroppo in condizioni tali da necessitare sabbiatura e verniciatura a polvere. Quindi per adesso fermi al box in attesa dei fondi per finanziare l'operazione..

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Dopo queste modifiche la mia brg è praticamente proprio come la volevo, con quel look tra inghilterra e giappone, tra lotus elan e jdm.

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La scimmia urlerà ancora ma la sostanza è che lei ed io siamo proprio cavallo e cavaliere. Non ci siamo mai veramente separati in quasi 22 anni e non succederà di certo in futuro.

La passione per questa saponetta metallica dalla bocca stupita e gli occhi sgranati mi ha aiutato a tenermi su il morale in momenti difficili e continuerà a provocarmi un sorriso ogni volta che aprirò il garage.

Ringrazio quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fino a qui. Spero che vi siate ritrovati in certi momenti e situazioni che avete vissuto con le vostre mx-5.

Mi faceva piacere condividere tutto ciò con persone che hanno la mia stessa passione.

Grazie

Andrea



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#2
E a me fa piacere aver letto questa storia di passione...grazie. Anche perchè la BRG è quella che mi ha fatto innamorare della MX5, anche se poi ora ho una 1.8 RC.
RC 1.8 Stormy Blue Metallic 
Abarth 500 stock  135 cv bianco gara 
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#3
Bellissimo racconto, complimenti per la tua MX5!
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#4
Bella storia ! Complimenti a te e alla tua magnifica brg

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Drive the Dream
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#5
mawe Ha scritto:E a me fa piacere aver letto questa storia di passione...grazie. Anche perchè la BRG è quella che mi ha fatto innamorare della MX5, anche se poi ora ho una 1.8 RC.

Grazie!


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#6
Cr@zyHorse Ha scritto:Bellissimo racconto, complimenti per la tua MX5!

Grazie anche a te


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#7
leggere di questi trascorsi è emozionante, figuriamoci viverli.
complimenti per il lavoro, ponderato e graduale così da non stravolgere inutilmente l'auto, Bellissima !!!
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#8
Bella storia!Big Grin
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#9
Bella storia, complimenti!!
Ex Mazda Miata - 1991
Mazda MX-5 1.8 - 1994
Mazda Miata M Edition - 1996
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#10
Mi unisco ai complimenti! 😀 (tra l'altro penso di averti visto una volta in Autodromo a Modena, era il ragazzo con la NBFL blu molto sporca)

Just Enjoy The Drive. XSM
Just Enjoy The Driving.

https://www.facebook.com/XSModena
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