Redfury Ha scritto:Quoto,dove lavoro io lasciano casa senza problemi dalla mattina alla sera e quando incontrano più resistenza di solito se la cavano con un mesetto di mobbing duro in più fanno forti pressioni(leggasi minacce)a chi stà a casa in malattia e prendere ferie e permessi è diventata un'impresa...io mi salvo un pò perchè ho un pò di anzianità e perchè (l'unico della figliale)iscritto il sindacato....
Ho lavorato da dipendente ed anche io ho visto fare cose del genere...a volte per motivazioni reali (riduzioni vere di personale, in cui hanno mandato a casa meta' del personale partendo dai piu' giovani e da quelli assunti da meno tempo...purtroppo mi ci sono ritrovato in mezzo), altre solo perche' dovevano trovare il modo di mandare a casa qualche collega/dipendente che alla fine non chiedeva nulla piu' che quello che gli spettava.
Purtroppo ci sono delle realta' in cui chi dà lavoro considera tutto come dovuto, passando sopra a tutto: ho lavorato in realta' in cui lavoravi 6 giorni su 7, a volte anche 7 su 7 senza avere nemmeno un giorno di riposo (in pratica lavoravi 15 giorni di seguito), 8-9ore al giorno, senza un centesimo di straordinario ed anzi, col titolare che era pure incaxxato perche' riteneva che tu facessi troppo poco...."io non smetto mai di lavorare" diceva....pero' lui non prendeva 900-1000€ al mese e non lavorava a 50km da casa con tutte le spese che cio comporta (ed i rischi quando ti ritrovi per strada in tutte le condizioni di traffico, meteo ecc.)!
Ovviamente come ho trovato un'alternativa me ne sono andato
Ad oggi lavoro per conto mio (non ho dipendenti, ma ho rapporti con aziende esterne che collaborano con me), so quali sono le difficoltà dell' imprenditore, i costi, le frustrazioni, ma alla base di qualsiasi rapporto umano e di lavoro c'e' sempre e comunque il rispetto per l'individuo e per quello che fa.
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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