Antonio Ha scritto:Personalmente sono favorevole all'elettronica purchè disinseribile (totalmente, non a metà come capita su molte baracche), e anche ai cambi semiautomatici, con le dovute distinzioni..un conto è un cambio automatico convenzionale con le palette al volante (stile Bentley), ovvero una presa per il *****, un altro i cambi con attuatori o a doppia frizione che riducono i tempi di cambiata a centesimi di secondo..in questo caso, per me ben vengano, anche se non posso più fare il punta tacco..tutto comunque va contestualizzato, il piacere di guidare un'auto vintage non potrà mai essere separato dal gusto di manovrare un cambio tradizionale, per quanto lento..e al tempo stesso una moderna supercar senza un ottimo cambio semiautomatico sarebbe invendibile alle masse (la vorrebbero solo i puristi) ed anacronistica. I tempi cambiano..le prime auto avevano le ruote di legno.
Attenzione, non dico che non debbano esserci queste "novita'"...dico solo "datemi la possibilita' a pagamento di poter scegliere anche un alternativa manuale".
Aggiungo un'altra cosa: accetterei un sequenziale se questo fosse un vero sequenziale ovvero con tanto di frizione da usare in partenza e per scalare (anche se ad esempio con un cambio semplice come quello di una moto, se sei capace e non stai strafacendo puoi anche tirar giu' una marcia senza frizione e senza fare blocchi di ruote/ponti ecc.), con cut-off e in cui la velocita' di cambiata comunque dipende da me o dai leveraggi ecc.ecc. come sulle auto da corsa...il problema e' che una roba del genere sarebbe troppo estrema per il bimbominkia di turno che compra un auto del genere solo per fare lo struscio in centro o per andare all' aperitivo...molto piu' semplice un automatico con funzione sequenziale che per lo meno non fa fare figuredimmerda al semaforo quando per inesperienza ti si spegne la macchina.
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La storia non è solo quella scritta sui libri di scuola...corre anche su strada
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