Doppiaeffe Ha scritto:penso che nella vita siano due le cose: o nasci ricco e quindi puoi "lavorare poco" facendo lavorare il capitale per te, oppure devi lavorare e quindi è meglio che ti piaccia quello che fai perchè se ti piace il tuo lavoro non lavorerai mai. a due mesi dalla laurea ho rifiutato due posti in banca a tempo determinato perchè sognavo di fare il consulente e magari speravo di fare il prof all'univ.
per quanto riguarda la meritocrazia in italia posso solo dirti che esiste. in alcune parti. nel pubblico no, e ti parlo da "trombato" dopo 4 anni di dottorato di ricerca, con pubblicazioni e convegni, che nn mi hanno fatto prendere perchè nn avevo spalle coperte.
nel privato si, in periodo di crisi mi sono aperto uno studio, senza chiedere un'euro a nessuno, solo "giocandomi" tutti i risparmi e ora sono fortunato perchè i costi li rivedo.
quello che mi angoscia dell'italia, italietta, è vedere un sacco di giovani che, senza rischiare nulla pretendono di avere tutto e si consolano parlando di "decrescita felice " o altre stronzate new wave dove fanno passare i concetti di "impegno" "valore" e "risultato" come cose cattive.
io la vedo così: greed is good. siate avidi
Come si dice dalle nostre parti "i pulici fannu i pulici e i soddi fannu i soddi.." (le pulci fanno altre pulci...e i soldi fanno altri soldi)...non è così?
La meritocrazia in Italia non esiste in maniera trasversale perché è un fenomeno culturale e non dipende dall'ambiente... pubblico o privato che sia.
Sul "siate avidi" sarebbe bello capire di cosa. Se si parla di soldi sono il primo ad essere contrario. La gente che vive con l'unica idea di accumulare più soldi sono la rovina dell'umanità.