Eccomi!
Allora, quoto tutto quanto detto da Lu-X, tranne per una cosa: i commissari e la sicurezza non sono adeguati. Le bandiere blu non si vedono MAI, in caso di incidente arrivano (lentamente) in pantaloncini corti e maglietta e a mani nude, senza uno straccio di estintore. L'ambulanza non è tipicamente presente in autodromo, arriva solo se serve. Non c'è un medico. Parlo per esperienza diretta, non limitata ad un caso isolato.
Ora, non che gli altri autodromi italiani siano messi molto meglio, ma questo pecca davvero, specie perché il resto della struttura è davvero eccellente.
E' ovviamente sempre bene tenere un estintore a bordo, ma soprattutto ad Adria, dove spaccare un motore e avere l'olio che brucia sui collettori può voler dire buttare via una macchina intera!
Detto questo, la pista è MOLTO tecnica. Ad un primo sguardo sembra che si tratti di un tracciato frena/accelera che stanca subito (anch'io la pensavo così, le prime volte), ma poi si scopre che ci sono due modi per prendere ogni curva e bisogna girarci davvero tanto per capire qual è il più veloce.
Inizialmente, ottimo il consiglio generale di ritardare l'ingresso, visto che le curve perlopiù chiudono, in modo da mettere l'auto dritta ed accelerare in vista del rettilineo successivo il prima possibile.
Per riferimento alle curve, usa questo pdf http://www.jiki.it/adriair/files/2011/05...iato-1.pdf
Partiamo dalla curva che immette sul rettilineo del traguardo (Dalla Fonte): specie senza autobloccante può essere pericolosa perché aprendo il gas in anticipo l'auto può scodare e il muro è (relativamente) vicino. Il resto del circuito, invece, è ottimo a livello di vie di fuga, fra i migliori che ho visto.
Molto importante: non farti prendere dall'entusiasmo e tirare le staccatone ad ogni curva, perché dopo due giri (ho scritto bene, due soli!) resteresti senza freni. Soprattutto, non frenare all'ultimo momento sul rettilineo principale (che invita alla staccata cattiva) perché si raggiungono velocità abbastanza elevate (in Lotus faccio sui 190) e si frena per una curva da 3^ lenta.
Prendila molto larga, specie se non hai autobloccante o gomme buone, fregatene della traiettoria che punta alla corda, stai sempre all'esterno per conservare velocità in vista del controrettilineo successivo.
In fondo al quale c'è una specie di tornante (Cavanella) che CONVIENE FARE STANDO STRETTI anche se ha un'infinità di asfalto all'esterno se per caso la macchina non "gira" bene.
Breve rettilineo, tornantino e poi una esse veloce (Quadra 1) dove tipicamente mettono delle gomme a dx e sx per non farti scordolare troppo, ma dovrai sfiorarle col brivido
se vuoi fare il tempo, perché quella esse va fatta quasi dritta.
Poi comincia una parte di misto dove... bisogna guidare tenendo giù e frenando il meno possibile fra una curva e l'altra, soprattutto alla Quadra 2 ed alla successiva curva a dx, prima del Dogado, appena accennata (nella descrizione del circuito non è nemmeno considerata una curva) perché sono ravvicinate e non c'è spazio per riprendere velocità. Usa i cordoli, in questa zona, anche se sembra inutile.
Il Dogado... boh, arrangiati
dipende da come gira la tua macchina e da quanto forte ci arrivi, per me non conviene entrarci larghi per poi andare alla corda, perché bisognerebbe rallentare molto prima (e quindi fare la precedente quasi-curva a destra piano). Con una Lotus perfettamente assettata lo puoi fare tutto stretto e risparmiare strada, ma anche se entri stretto e ci esci largo perché la macchina non gira non è pericoloso e non perdi troppo tempo perché il successivo rettilineo, prima dell'ultima curva, ti permette di rimetterti sulla traiettoria ideale, essendo abbastanza lungo.
Comunque, ri-ripeto, per quanti freni da figo tu abbia, imponiti di usarli POCO perché, se abusati, ti serve mezza giornata perché si raffreddino! Rischi di perdere buona parte del tuo tempo in pista e quindi del divertimento. Te lo dice uno che dopo aver distrutto un set di Carbone Lorraine ha cominciato a frenare poco e a migliorare i tempi.
Per farti un esempio, sul rettilineo principale posso frenare agli 80-90 metri, senza schiantarmi, ma il mio best lap (1' 26,8") l'ho fatto frenando ai 120 ed impostando bene la prima curva.
Allora, quoto tutto quanto detto da Lu-X, tranne per una cosa: i commissari e la sicurezza non sono adeguati. Le bandiere blu non si vedono MAI, in caso di incidente arrivano (lentamente) in pantaloncini corti e maglietta e a mani nude, senza uno straccio di estintore. L'ambulanza non è tipicamente presente in autodromo, arriva solo se serve. Non c'è un medico. Parlo per esperienza diretta, non limitata ad un caso isolato.
Ora, non che gli altri autodromi italiani siano messi molto meglio, ma questo pecca davvero, specie perché il resto della struttura è davvero eccellente.
E' ovviamente sempre bene tenere un estintore a bordo, ma soprattutto ad Adria, dove spaccare un motore e avere l'olio che brucia sui collettori può voler dire buttare via una macchina intera!
Detto questo, la pista è MOLTO tecnica. Ad un primo sguardo sembra che si tratti di un tracciato frena/accelera che stanca subito (anch'io la pensavo così, le prime volte), ma poi si scopre che ci sono due modi per prendere ogni curva e bisogna girarci davvero tanto per capire qual è il più veloce.
Inizialmente, ottimo il consiglio generale di ritardare l'ingresso, visto che le curve perlopiù chiudono, in modo da mettere l'auto dritta ed accelerare in vista del rettilineo successivo il prima possibile.
Per riferimento alle curve, usa questo pdf http://www.jiki.it/adriair/files/2011/05...iato-1.pdf
Partiamo dalla curva che immette sul rettilineo del traguardo (Dalla Fonte): specie senza autobloccante può essere pericolosa perché aprendo il gas in anticipo l'auto può scodare e il muro è (relativamente) vicino. Il resto del circuito, invece, è ottimo a livello di vie di fuga, fra i migliori che ho visto.
Molto importante: non farti prendere dall'entusiasmo e tirare le staccatone ad ogni curva, perché dopo due giri (ho scritto bene, due soli!) resteresti senza freni. Soprattutto, non frenare all'ultimo momento sul rettilineo principale (che invita alla staccata cattiva) perché si raggiungono velocità abbastanza elevate (in Lotus faccio sui 190) e si frena per una curva da 3^ lenta.
Prendila molto larga, specie se non hai autobloccante o gomme buone, fregatene della traiettoria che punta alla corda, stai sempre all'esterno per conservare velocità in vista del controrettilineo successivo.
In fondo al quale c'è una specie di tornante (Cavanella) che CONVIENE FARE STANDO STRETTI anche se ha un'infinità di asfalto all'esterno se per caso la macchina non "gira" bene.
Breve rettilineo, tornantino e poi una esse veloce (Quadra 1) dove tipicamente mettono delle gomme a dx e sx per non farti scordolare troppo, ma dovrai sfiorarle col brivido

Poi comincia una parte di misto dove... bisogna guidare tenendo giù e frenando il meno possibile fra una curva e l'altra, soprattutto alla Quadra 2 ed alla successiva curva a dx, prima del Dogado, appena accennata (nella descrizione del circuito non è nemmeno considerata una curva) perché sono ravvicinate e non c'è spazio per riprendere velocità. Usa i cordoli, in questa zona, anche se sembra inutile.
Il Dogado... boh, arrangiati

Comunque, ri-ripeto, per quanti freni da figo tu abbia, imponiti di usarli POCO perché, se abusati, ti serve mezza giornata perché si raffreddino! Rischi di perdere buona parte del tuo tempo in pista e quindi del divertimento. Te lo dice uno che dopo aver distrutto un set di Carbone Lorraine ha cominciato a frenare poco e a migliorare i tempi.
Per farti un esempio, sul rettilineo principale posso frenare agli 80-90 metri, senza schiantarmi, ma il mio best lap (1' 26,8") l'ho fatto frenando ai 120 ed impostando bene la prima curva.