Qohèlet Ha scritto:Comunque queste scelte le posso anche capire a livello continentale ma nazionale... Sarebbe molto più facile per le case automobilistiche e per gli acquirenti se almeno uniformassero tutto per zone di riferimento: USA/Canada, Giappone/Australia, Europa.
A livello europeo purtroppo ci sono ancora molte differenze da paese a paese nella clientela. E a complicare le cose ci si aggiungono anche le normative. Per cui diventa quasi impossibile uniformare la gamma per un singolo modello. O meglio, si può fare ma poi ti ritrovi con dei problemi specifici mercato per mercato. Ad esempio in Francia e in Olanda, per ragioni fiscali, potrebbe aver senso aprire l'ordinabilità di un motore spompo con un allestimento ricco, mentre in Italia una combinazione simile non riusciresti a venderla. Al tempo stesso in Germania e Francia riesci a vendere abbastanza bene allestimenti iper-minimali, che magari in Italia nemmeno proponi. Poi, al di là dell'allestimento, specifici opt su certi mercati finisci per metterli come tassativi commerciali (ovvero di serie), perchè magari lo richiede il clima, oppure perchè devi essere aggressivo sui contenuti per compensare una quota di mercato più bassa. Sempre per il clima, hai mercati in cui non ti serve offrire tutti i possibili allestimenti sul diesel. A volte, più banalmente, devi limitare fortemente il numero di incroci motore-allestimento perchè non hai volumi sufficienti a giustificarli.
Per il mercato americano la gestione è sicuramente più semplice. E in generale riescono appunto a uniformare molto le gamme (perdendo qualcosa in termini di flessibilità lato produttivo). In Europa si è invece costretti a creare, a livello di casa madre, una griglia prodotto di base, con le sole esclusioni tecniche, e poi declinarla a livello di mercato con le singole affiliazioni, gestendo vincoli specifici.
Per il caso specifico della gamma tedesca e italiana della ND, al commento #1798, ho provato a buttare giù due ipotesi alla buona sul perchè vi siano queste differenze. Purtroppo mi occupo di incentivi commerciali (sconti e promozioni), per cui non ho la stessa sensibilità che può avere un product manager nell'analizzare una griglia prodotto, ma grossomodo sono ipotesi che stanno in piedi, anche se sicuramente non sono esaustive.