Sia turbo che volumetrici sono strettamente collegati al fabbisogno del motore. Col turbo e' un grosso casino da spiegare, ma si fa appositamente lavorare in zone a medio-basso rendimento per evitare che diventi un sistema instabile (= accelera da solo, anche se tu non vuoi e stai rilasciando il gas) sfruttando le differenze di rendimento del ciclo del motore.
Esempio, con numeri a caso, del problema col compressore "elettrico":
Facciamo sempre lavorare al meglio il motorino col suo compressore attaccato.
Lui mi produce 0.7bar di sovrappressione e pompa 10 l/h di portata
Il motore ti ciuccia 1 l/h di aria a 2500 giri. Dell'aria extra cosa te ne fai?
Se la butti in ambiente esterno cala la pressione (blow-off). Se non la butti fai accelerare il sistema (da qualche parte deve pur andare... e dato che le valvole si continuano ad aprire, finisce nel motore)
Ok, quindi cominciamo a dire che metti un secondo corpo farfallato a monte del compressore, per regolare la portata d'aria in ingresso. Se regoli la portata, cambi punto di lavoro nella curva => comprimi meno
E' un cane che si morde la coda
Soluzione? turbo a geometria variabile
Esempio, con numeri a caso, del problema col compressore "elettrico":
Facciamo sempre lavorare al meglio il motorino col suo compressore attaccato.
Lui mi produce 0.7bar di sovrappressione e pompa 10 l/h di portata
Il motore ti ciuccia 1 l/h di aria a 2500 giri. Dell'aria extra cosa te ne fai?
Se la butti in ambiente esterno cala la pressione (blow-off). Se non la butti fai accelerare il sistema (da qualche parte deve pur andare... e dato che le valvole si continuano ad aprire, finisce nel motore)
Ok, quindi cominciamo a dire che metti un secondo corpo farfallato a monte del compressore, per regolare la portata d'aria in ingresso. Se regoli la portata, cambi punto di lavoro nella curva => comprimi meno
E' un cane che si morde la coda
Soluzione? turbo a geometria variabile
Alberto