Eccomi di ritorno dal "nubifragio" di Varano... Alla fine vista le scarse previsioni di affluenza di miatisti ho dedicato la domenica sera a "birra e superbike con gli amici" e al mattino solo riposo.
Pranzo leggero, preparo le gomme in configurazione "dry" (non sembrava aver intenzione di piovere) e parto in direzione Varano. All'altezza di Fornovo le prime gocce d'acqua sul parabrezza fanno temere il peggio... ed in effetti arrivato a Varano sta piovendo e la pista è bella bagnata. Impavidamente prendo il primo turno disponibile (non mi arrischio a prenderne di più) e vado in tribuna a godermi i coraggiosi che stanno girando, aspettando che passi la mezz'ora che mi separa dal mio turno. Finalmente tocca a me... peccato solo che devo aspettare quindici minuti in pit lane senza sapere per che motivo (immagino che alla fine del turno precedente qualcuno abbia portato dello sporco in pista dopo un'escursione nelle vie di fuga)... Il primo contatto con la pista bagnata è "traumatico" Le gomme anteriori non riescono a entrare in temperatura (e hanno perfettamente ragione, visto il clima meritavano anche una pressione un po' più alta) e la miata in inserimento denuncia un pronunciatissimo sottosterzo. D'altra parte le posteriori slittano praticamente in ogni marcia se si dà gas senza essere perfettamente sul dritto e così sono costretto a guidare sulle uova. Col passare dei giri la situazione migliora leggermente; le anteriori si scaldano un po' e mi danno maggiore fiducia e il cerco di adattare il mio stile di guida alla condizione meteorologica, specie aiutandomi col freno in percorrenza di curva (parabolica e ferro di cavallo) per limitare il sottosterzo. La "delicatezza" del mio piede sinistro non è l'ideale nel gestire il freno, ma ci si deve accontentare. Con un po' più di fiducia sull'anteriore e il posteriore che cerca continuamente di andarsene per i fatti suoi abbandono i miei propositi di guidare pulito e mi dedico alla parte ludica della faccenda... in fondo al rettilineo mi inserisco ancora leggermente frenato portando il posteriore a stringere... controsterzo, modulo il gas e giù di traverso cercando di raccordare la seconda curva della esse... insomma, la seconda parte del turno l'ho fatta più di traverso che dritto, visto che la speranza di andare dritto in maniera proficua proprio non c'era...
Tutto sommato è stato divertente e mi ha aiutato ad abituarmi un po' di più a gestire la miata in "drifting"... Peccato solo per la scelta troppo "asciutta" delle pressioni che mi ha tolto un po' di tenuta e di feeling sull'anteriore... Anche questa è esperienza, la prossima volta non capiterà!
Mi dispiace solo di non aver incrociato nessun altro del forum...
Pranzo leggero, preparo le gomme in configurazione "dry" (non sembrava aver intenzione di piovere) e parto in direzione Varano. All'altezza di Fornovo le prime gocce d'acqua sul parabrezza fanno temere il peggio... ed in effetti arrivato a Varano sta piovendo e la pista è bella bagnata. Impavidamente prendo il primo turno disponibile (non mi arrischio a prenderne di più) e vado in tribuna a godermi i coraggiosi che stanno girando, aspettando che passi la mezz'ora che mi separa dal mio turno. Finalmente tocca a me... peccato solo che devo aspettare quindici minuti in pit lane senza sapere per che motivo (immagino che alla fine del turno precedente qualcuno abbia portato dello sporco in pista dopo un'escursione nelle vie di fuga)... Il primo contatto con la pista bagnata è "traumatico" Le gomme anteriori non riescono a entrare in temperatura (e hanno perfettamente ragione, visto il clima meritavano anche una pressione un po' più alta) e la miata in inserimento denuncia un pronunciatissimo sottosterzo. D'altra parte le posteriori slittano praticamente in ogni marcia se si dà gas senza essere perfettamente sul dritto e così sono costretto a guidare sulle uova. Col passare dei giri la situazione migliora leggermente; le anteriori si scaldano un po' e mi danno maggiore fiducia e il cerco di adattare il mio stile di guida alla condizione meteorologica, specie aiutandomi col freno in percorrenza di curva (parabolica e ferro di cavallo) per limitare il sottosterzo. La "delicatezza" del mio piede sinistro non è l'ideale nel gestire il freno, ma ci si deve accontentare. Con un po' più di fiducia sull'anteriore e il posteriore che cerca continuamente di andarsene per i fatti suoi abbandono i miei propositi di guidare pulito e mi dedico alla parte ludica della faccenda... in fondo al rettilineo mi inserisco ancora leggermente frenato portando il posteriore a stringere... controsterzo, modulo il gas e giù di traverso cercando di raccordare la seconda curva della esse... insomma, la seconda parte del turno l'ho fatta più di traverso che dritto, visto che la speranza di andare dritto in maniera proficua proprio non c'era...
Tutto sommato è stato divertente e mi ha aiutato ad abituarmi un po' di più a gestire la miata in "drifting"... Peccato solo per la scelta troppo "asciutta" delle pressioni che mi ha tolto un po' di tenuta e di feeling sull'anteriore... Anche questa è esperienza, la prossima volta non capiterà!
Mi dispiace solo di non aver incrociato nessun altro del forum...