Bisso Ha scritto:capisco il laureato che non accetta di fare il contadino per principio, ma poi dall'altra parte del mondo lo fa! ........................................
il mio dubbio è che all'estero si accettino certe situazioni solo perché non si fa una brutta figura davanti a chi ci conosce... umiliante avere una laurea e tagliare siepi dove tutti ci conoscono, meglio andare dove nessuno può giudicare, così si può camuffare il tutto con la parola "esperienza"...
Secondo me è proprio la questione dell' "esperienza"....da non confondere con la vera voglia di migrare altrove per iniziare una nuova vita.
Di ragazzi dai 20 ai 30 che vanno all'estero e accettano(anche con la laurea in tasca)lavori,chiamiamoli,minori lo fanno con la consapevolezza di non essere il lavoro della loro vita...ma una cosa che ti può arricchire di conoscenze e magari anche di qualche soldo in più....
Poi sicuramente puoi avere anche la fortuna di trovare in loco un lavoro più definitivo....
E poi ci sono coloro che migrano proprio con la volontà di farlo,e magari avvantaggiati da posizioni che gli permettono di trovare più facilmente in certi paesi...ma che comunque non partono all'avventura con uno zaino e la voglia di scoprire posti nuovi.
ps: poi certo che la lingua ha la sua importanza in base al lavoro che decidi di fare. Per fare il contadino puoi anche non conoscere mezza parola,o quasi...se vai a lavorare in banca la devi sapere come la lingua madre...
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~ Griso ~
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