[NB FL] MX-5 di Pez

[Pez]

Aprile 2017.

Terza regola del miatista: se in un parcheggio si avvistano una o più MX-5, occorre posteggiare l'auto a fianco di esse.


Cominciano le modifiche agli interni, partendo dalle discusse bocchette dell'aria provienti da una Mitsubishi Eclipse MK3, quella che da noi non penso sia mai arrivata; monterebbero con poche modifiche, ma per imprimere un look OEM bisogna lavorare di dremel, tornio, raspa... un travaglio evitabile. Ma le bocchette originali non mi piacciono, e poi queste sembrano quelle delle Punto 188 o della Barchetta, quindi... Nella seconda foto relativa a questa modifica, la bocchetta era solo appoggiata e neanche modificata, al termine dei lavori risulta più incassata.
Si vede che arrivano dall'America, visto il volantino pubblicitario con le bibite e i loro costi



Avrei sempre voluto prendere l'hard top, così quando Jeega ha messo sul mercatino il suo è durato un quarto d'ora, scarso. Viaggio verso il Reggiano, e si torna a casa con "tetto duro" sulla capa.


Così per me la NBFL è molto più bella, in più si avvicina, idealmente, a quella Roadster Coupé venduta solo in Giappone che mi sarebbe piaciuto acquistare.

Dopo gli upgrade al comparto ruote, iniziano quelli per i freni, con del Motul RBF660, dischi e tubi in treccia by Mondiale e pastiglie Project Mu HC+, che arriveranno di lì a breve.


Ultimo avvenimento del mese, breve viaggio verso Mantova in occasione di un compleanno. Anzi, più che Mantova, era a Guidizzolo, più famosa per aver messo fine alla Mille Miglia storica, con l'incidente di de Portago nel 1957.


Vi giuro, attraversare la pianura su queste strade dritte per chilometri e immaginarsi come doveva essere tenere giù il piede destro per minuti interi, mi ha fatto fantasticare non poco su un periodo d'oro per le gare su strada italiane.



Anche perché io ho solo una MX-5, non una 500 Mondial, quindi molto più facile e docile nella guida e meno esposta di una barchetta V12, le sensazioni e le velocità provate mi hanno potuto dare, appunto, solo l'idea di quello che doveva essere correre sessant'anni fa su strade tutt'altro che in buone condizioni.

Non pensavo che una strada dritta mi avrebbe fatto pensare così tanto, devo essere sincero.