Ieri ho finito di leggerlo.
Mi piace, ovviamente, l'idea di tirarsi fuori dal meccanismo stressante del mio lavoro attuale, mi piace il reinventarmi in un'altro luogo, magari in campagna.
Trovo anche sensata l'analisi del sistema economico attuale fatta di lavoro per coprire bisogni e la corsa la consumismo di cose che non sono effettivamente necessarie.
Mi lascia perplesso l'idea del downshift, della contrazione del tenore di vita che loro dicono non essere triste ma più vicina alle reali necessità delle persone.
Carsharing, cohousing, coltivazione di orti, gruppi acquisto solidali, un po' mi inquietano...
E' un'idea molto radicale, un'inversione di rotta totale, troppo distante da come sono io realmente.
Forse si può declinare la stessa idea in maniera più personale per me?
Senza l'obbligo di seguire il carsharing, per esempio, senza Mx-5 non esiste!
:chessygrin:
Una cosa però sono certo, questo libro mi ha indotto ad analizzare cosa sia effettivamente necessario e cosa no!
Non è poco!
Mi piace, ovviamente, l'idea di tirarsi fuori dal meccanismo stressante del mio lavoro attuale, mi piace il reinventarmi in un'altro luogo, magari in campagna.
Trovo anche sensata l'analisi del sistema economico attuale fatta di lavoro per coprire bisogni e la corsa la consumismo di cose che non sono effettivamente necessarie.
Mi lascia perplesso l'idea del downshift, della contrazione del tenore di vita che loro dicono non essere triste ma più vicina alle reali necessità delle persone.
Carsharing, cohousing, coltivazione di orti, gruppi acquisto solidali, un po' mi inquietano...
E' un'idea molto radicale, un'inversione di rotta totale, troppo distante da come sono io realmente.
Forse si può declinare la stessa idea in maniera più personale per me?
Senza l'obbligo di seguire il carsharing, per esempio, senza Mx-5 non esiste!
:chessygrin:
Una cosa però sono certo, questo libro mi ha indotto ad analizzare cosa sia effettivamente necessario e cosa no!
Non è poco!

Nur Helvetica.