claud Ha scritto:Altro detto: impara l'arte è mettila da parte.
Sono cresciuto in un paesino di 2000 anime, in una casa di famiglia con padre operaio, ex muratore e madre casalinga. Il cibo non ci è mai mancato, ma di soldi non ne giravano un gran chè.
Ho imparato fin da piccolo ad arrangiarmi con quello che avevo, e se volevamo qualcosa dovevamo arrangiarci.
Ho costruito un garage in muratura con mio padre. Avevamo l'orto che coltivavamo in famiglia e degli animali da cortile. Facevamo da noi tutte le riparazioni della casa, che sia di idraulica, di muratura e dopo che ho studiato anche di elettricità. Ho fratelli fabbri ed ogni tanto gli do una mano. E tutti facciamo un po di tutto, mia madre compresa. Uno dei miei fratelli ha anche costruito insieme a dei soci un motoveicolo a 3 ruote (2 dietro e una davanti che poteva piegare) che purtroppo non ha avuto successo, ed anch'io col mio Garelli vip4 che è arrivato ai 14 anni, mi dilettavo a cambiare carburatori, pistoni cilindri ecc.ecc.
Conosco l'inglese tecnico dovuto al mio lavoro. Ho provato a suonare la chitarra, anche se ci ho rinunciato poco dopo. Costruisco barchette di legno. Mi piace la fotografia e ho fatto anche qualche montaggio video. Mi piace la cucina, e me la cavo anche abbastanza bene. Mi piace il vino buono e la birra belga.
Ho un laghetto con dei pesci (e anche l'acquario da un bel po da fare), un giardino carino dove non ci ha mai messo piedi un giardiniere. Ho rifatto da solo la mia taverna con pietre a vista, e travi di legno, e ci ho costruito pure un bel camino, che però non tira un gran che.
E lo strano è che finisco quasi tutto quello che inizio.
E sicuramente ho dimenticato qualcos'altro.
Quello che dico sempre quando voglio fare qualcosa che non ho mai fatto, è: "Riesco a mandare avanti una rete informatica costituita da 4 stabilimenti, 150 PC una ventina di server diversi, vuoi che non riesco a fare questa stupidata qui".
Tutto questo per dire, che sono in accordo con voi, però non giudico male chi non ha interessi così vari.
L'informatica e l'inglese sono ormai indispensabili per la futura generazione, ma non dimentichiamoci che sono altrettanto importanti le nostre tradizioni e la cultura del nostro popolo che ha comunque reso l'Italia una delle più importanti e civili nazioni al mondo, e che questo si che forse si sta perdendo di vista.
Non possiamo competere con il basso costo della manodopera del terzo modo.
Investiamo troppo poco sulle innovazioni tecnologiche per competere con altre nazioni più sviluppate e forse abbiamo già perso troppi treni per contare su questo.
Però siamo i migliori sul gusto della vita, e queste cose non si imparano a scuola e non si possono sondaggiare così facilmente.
Quindi tutte ste notizie così negative sul nostro popolo, trattiamole come la leggerezza che si meritano
Premetto che il fatto che non la pensi come te non vuol dire che non potremmo andare daccordo ma non mi sentirei di trattare con leggerezza delle questioni che a lungo andare si sono sommate e ci hanno fatto diventare un paese "dinosauro".
Io più che trattarle con leggerezza certe notizie incomincerei ad allarmarmi... la storiella delle tradizioni e della civiltà che abbiamo esportato in altre nazioni direi che può anche bastare...in quanto a civiltà gli altri paesi ormai ci bacchettano da decenni.
Non possiamo più permetterci il lusso di parlare di romani,conquiste ed acquedotti...
A livello pragmatico nella vita di tutti i giorni, saper inviare un fax o una mail è diventato essenziale e non solo per le generazioni future.
Siamo circondati....direi meglio assediati, da castelli burocratici (aziende,enti,etc..) che ci offrono servizi e prodotti e che all'improvviso ci danno una mazzata, alzano il "ponte levatoio" e ci lasciano naufragare in odissee fatte di telefonate...fogli di carta...fax...mail...denunce...etc...
Qui non si tratta più di stare al passo ma di recuperare un bel pò di tempo speso a dire che siamo "il bel paese".
Giusto per ribadire che buona parte dei detti e dei proverbi andrebbero demoliti perchè ormai obsoleti e folk, prendiamo quello che hai citato:
"Impara l'arte e mettila da parte"....ok...significa impara qualcosa perchè ti tornerà utile... una volta il sopravvivere era fatto sopratutto di quello che potevi fare per te.... oggi viviamo in una società dove si parla di concetti di "share"(condivisione) dove imparare qualcosa serve a te e alla comunità, che insieme a te dovrebbe crescere culturalmente ed economicamente...
...io preferirei "Impara l'arte e condividila" ...non farà rima ma farebbe bene a tutti.