claud Ha scritto:Ma chi lo dice che dobbiamo essere bravi in tutto?Non sono d'accordo. Uno deve essere IN GRADO di usare ciò che serve in quel momento per fare quello che deve fare, sia esso lavoro, svago o altro.
Uno deve essere bravo ad usare ciò che gli interessa, e mediamente è così.
Ergo, in grado di usare una cucina (che è diverso da essere uno chef)
in grado di usare una automobile (che è diverso da essere un pilota)
in grado di usare un computer (che è diverso da essere un sistemista)
in grado di parlare una lingua straniera (che è diverso dall'essere un interprete).
Non si parla di eccellere nelle suddette qualità, si parla di essere IN GRADO di svolgere il minimo indispensabile delle operazioni nei suddetti campi (e ce ne sarebbero a dozzine da aggiungere) rispetto a quanto è potenzialmente necessario nella propria esistenza.
Le ultime due competenze, sopratutto in Italia, sono drammaticamente sottovalutate, e la gente è assolutamente convinta che siano necessarie solo ed esclusivamente a sistemisti, nerd e interpreti. Difatti poi nel mondo del lavoro trovi dei somari mostruosi. Gente che ha bisogno della segretaria per fare 2 medie su excel o che non riesce a stare dietro ad un discorso in inglese...
A mio modo di vedere è questo che ci sfugge. Ora come ora, quelle, sono competenze che diventano NECESSARIE, non passioni sporadiche.
Martino
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