pollice Ha scritto:sì ma non vedo perche la società civile debba farsi carico di una persona che se ne batte il "baffo" di se stesso in primis.
e comunque la via del "metano ti da una mano" non mi pare il verso giusto per aiutare o "curare" un pungiball.
Perchè per l'appunto è "civile" o quanto meno lo dovrebbe essere. C'è chi ha provato a farsi un tiro o uno spruzzo e poi non l'ha fatto più... al contrario chi ne rimane dipendente non è altro che un malato non solo nel fisico (astinenza) ma sopratutto nella testa (depresso,narcisista,disadattato,etc...).
Spero che almeno il mito del "se lo fai una volta non smetti più"(un contagio virale!!!) negli anni sia stato cancellato definitivamente. Era un racconto così assurdo da creare l'effetto contrario... la gente si accorgeva sorpresa che non era così e di conseguenza ci dava dentro ancora di più pensando di poter amministrare la cosa... alla fine ne diventava dipendente.
Questo è uno dei problemi più importanti della droga ....il tabù e l'ignoranza. L'insegnamento filo-cattolico si basa sul "non si fa!" ...un successone!

Io ho sempre pensato,da buon testardo, che il miglior modo per capire le cose sia sbatterci col naso...ma in alcuni casi limite potrebbe essere una lezione irreversibile.
Preferisco la testimonianza di un extossico riabilitato nella società che può raccontare il suo calvario al prossimo, che il silenzio di un tossico morto.
Forse non ci crederete ma il miglior disegno di come vanno e funzionano certe cose me lo fece un extossico e devo dire che mi è stato d'aiuto e mi ha permesso di fare scelte sempre al di fuori dal coro.