Enuma Ha scritto:La soluzione è:No, non sono certo "in medio", son d'accordissimo con te, ma le leggi ci sono. Sta a noi che in industria lavoriamo farle rispettare!
- costruire aeroporti a norma. Lo sono. Ma il combustibile esausto purtroppo contiene, come tutti i gas di scarico, schifezze.
La tua fiducia nell'industria, nell'onestà degli industriali e nella loro amore verso tutti noi e la nostra salute è
- non fare inceneritori che brucino qualunque rifiuto anche riciclabile o tossico se combusto, senza sistemi sicuri di recupero fumi.
Gli inceneritori hanno dei livelli di inquinamento che sono molto piu' bassi rispetto a quelli di una normale centrale turbogas. Ricordiamoci che puzza e colore dei gas non e' per nulla segno di gas tossici. Negli impianti vecchi non si ha recupero di energia ne' recupero di sostanze riciclabili: dalla raccolta differenziata, in base ai poteri calorifici e alla miscibilita' delle sostanze si bruciano tot parti di indifferenziato, tot di carta, tot di plastica e tot di organico. In questo modo si alza al massimo la temperatura di fiamma, ottenendo la combustione completa.
- cambiare i sistemi di produzione obsoleti e inquinanti e fare in modo che gli stabilimenti siano aggiornati ai criteri moderni in fatto di sicurezza e inquinamento.
Una fonderia, uno stampaggio, una lavorazione meccanica producono sempre scarti, siano essi solidi o vapori/fumi. Sistemi di produzione moderni ne producono, paradossalmente, ancora di piu'.
Riguardo all'energia, purtroppo, e' impossibile creare centrali nucleari in Italia. L'idrogeno si produce dal CH4, ossia metano, sviluppando (toh, guarda!) CO2 -- dall'acqua si ottiene la meta' di vettore con una reazione infinitamente piu' lenta, anche se ben catalizzata.
Invece i pannelli solari sono degli elementi plastici, quindi punto a capo (e' attualmente provato che per la costruzione di un pannello solare si rilasciano in ambiente circa 3 volte tanto le sostanze che si rilascerebbero con una centrale turbogas che genera la stessa potenza)
- non usare agenti chimici per trattare le coltivazioni quando possibile (e lo è spesso).
D'accordissimo. Ti faccio pero' un esempio limite: io abito nel vercellese, dove tutt'attorno ci sono coltivazioni intensive di riso. Senza prodotti chimici sarebbe impensabile l'utilizzo delle attuali tecniche di coltivazione praticamente a secco, che hanno una resa fantastica. Non sono coltivatore (ahime'!), e non mi piace vedere elicotteri che passano a spargere diserbanti, ma so che altrimenti non si puo' fare (e sono comunque meno dannosi di quelli che sparavano anni fa!!!!)
- produrre ed utilizzare mezzi di trasporto adeguati al tipo di tragitto meno inquinanti ove possibile.
Ad esempio i mezzi a rotaia.... se supportati da fonti energetiche sensate rispetto ai tempi attuali (leggi sopra)
- la soluzione non è rimuovere il progresso ma stare al passo con esso.
Se ci togliamo le cose che possono davvero portarci al passo coi tempi, siamo fritti!
- andare a vivere nella giungla non sarebbe salutare nemmeno per la giungla, ma trascorrere l'esistenza in un ambiente piu naturale e pulito è quello che noi tutti tentiamo di fare quando lasciamo le nostre puzzolenti città e ce ne andiamo in vacanza al mare o in montagna.
Giustissimo
commovente ma questo non ti posiziona certo "in medio"
Nel caso dell'inceneritore mi viene sempre da pensare il caso della vecchietta che vede la colonna di fumo in lontananza e pensa "chissa' che schifezze che buttano in ambiente!", senza poi accorgersi che l'industria chimica dietro casa rilascia per anni sostanze cangerogene del tutto trasparenti....
(sempre cronaca di Vercelli)
Alberto